Castello di San Vito al Tagliamento
È del 12 agosto 1298 un documento che attesta l'esistenza della torre e del castello di San Vito, descritti allo stato di ruderi, probabilmente distrutti per ordine del patriarca Bertoldo come atto di rappresaglia. Anche qui come in altri luoghi forti di pertinenza patriarcale troviamo il cosiddetto feudo d'abitanza. Alla fine del secolo XIII il patriarca Raimondo della Torre restaurò il palagio cadente e la rocca che minacciava rovina e vi aggiunse mura merlate e robuste torri. Nel 1366 vennero effettuati altri abbellimenti. Nel 1533-34 il patriarca Marino Grimani costruì le mura attorno al borgo di Tagliano, una fossa attorno a quello di San Lorenzo, innalzò la torre detta poi degli Altan, restaurò il palazzo patriarcale e lo ornò di giardini. Ma già nel 1649 cominciarono manomissioni alla cinta muraria, per arrivare al 1909, quando, secondo quanto riporta De Rocco, il Comune, per ampliare i passaggi, carrabili snaturò definitivamente l'intero sistema. Tuttavia, all'interno della cittadina vi sono ancora palazzi e monumenti di grande pregio artistico.