Consorzio per la salvaguardia dei castelli storici del Friuli Venezia Giulia
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Città Fortificata di Palmanova

Palmanova, porta Aquileia attribuita a V. Scamozzi (1552-1616).
Palmanova, porta Aquileia attribuita a V. Scamozzi (1552-1616).

Il 7 ottobre 1593, ormai perduta l'importante piazzaforte di Gradisca, nel giorno del 22° anniversario della battaglia di Lepanto, fu firmato, nel vicino castello di Strassoldo, l'atto di fondazione della fortezza di Palma. Firmatari del documento e promotori del progetto furono i senatori veneziani Marc'Antonio Barbaro, Jacopo Foscarini, Zaccaria Contarini, Marino Grimani e Leonardo Donà, coadiuvati dall'anziano Giulio Savorgnan. Palma, fortezza a nove punte, cinta da bastioni fortissimi e ampî fossati, può essere considerata un felice esercizio attuativo di quanto espresso dalla trattatistica rinascimentale in relazione alle tematiche della città ideale e con ciò punto strategico per la difesa del territorio della Serenissima contro l'aggressione imperiale e turca ad oriente. Divisa in nove baluardi (Grimani, Savorgnan, Foscarini, Villachiara, Contarini, Garzoni, Monte, Donato e Barbaro), la città, ribattezzata da Napoleone "Palma la Nuova", è un poligono di 18 lati cui si accede attraverso tre porte (Aquileia, Udine e Cividale) progettate da Antonio Scamozzi tra il 1598 ed il 1605.