Consorzio per la salvaguardia dei castelli storici del Friuli Venezia Giulia
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Castello di Attimis

Ruderi del castello di Attimis
Ruderi del castello di Attimis
Citato per la prima volta nel 1106: "castrum jacet [...] ad locum qui dicitur Attems", il maniero superiore appartenne dapprima ai marchesi di Moosburg, poi a Bertoldo vescovo di Salisburgo che in séguito lo donò alla nipote Matilde e a Voldarico, marchese di Toscana. Nel 1170 il castello passò, con il vicino Partistagno, al patriarca d'Aquileia Vodolrico di Treffen. Egli assegnò poi il feudo ai fedeli vassalli Arpone ed Enrico, capostipiti dei due rami degli Attems. Fra il 1250 ed il 1260 fu eretto il castello inferiore e nel 1275, da Raimondo della Torre, ne fu infeudato Artinido d'Attems che però lo demolì nel 1294. Nel 1377 gli Attems risultano di nuovo proprietarî di entrambi i castelli evidentemente ricostruiti. Successivamente al 1485 i due fortilizî, abbandonati, deperirono forse anche a causa delle scorrerie degli Uscocchi. La distruzione definitiva avvenne nel 1511 a causa del terremoto.
I resti del castello superiore (nella foto) sono oggi chiamati cjiscjeluz, cioè "piccoli castelli". A ricordare il castello inferiore, rimangono i resti dell'antico torrione.