Castello di Torre di Pordenone
Eretto alla fine del secolo XIII dall'antica Casa dei signori di Prata, su di un probabile sito di origine romana, fu a lungo oggetto di contesa tra il conte di Gorizia, i duchi d'Austria ed i patriarchi d'Aquileia. Nel corso del secolo XIV, i signori di Prata-Porcia lo tennero con alterne vicende: nell'anno 1344, infatti, il castello era soggetto al patriarca Bertrando di Saint Geniès e poi ai signori di Ragogna ai quali fu definitivamente assegnato dal patriarca Giovanni V di Moravia nell'anno 1391. I Torre-Ragogna, titolari di "voce" nel Parlamento friulano, furono protagonisti di numerose vicende belliche. Ad esempio, il 12 aprile 1402, Giovanni di Ragogna periva con la moglie e sei figli in difesa del maniero, assalito ed incendiato dagli imperiali che lo distrussero quasi interamente. Rimase salva solo la torre (nella foto un particolare dell'affresco al piano terra), in séguito restituita al casato dei conti di Ragogna, tanto che nel 1567 così Girolamo di Porcia descriveva l'antico fortilizio: "Torre castello, il quale ha una sola torre, dov'è la casa de' signori e poi la villa; il qual luogo era già de' reverendi patriarchi d'Aquileia".