Rocca di Monfalcone
"Monfalcon Comunità, chiamata prima Verrucchia, fabbricata da Teodorico re dei Goti, è posta verso la marina e la montagna. Da levante ha la Rocca su un colle fuori della Terra, confina con li Carsi"; così lo storico Girolamo di Porcia descriveva nell'anno 1567 il castello ed il borgo. Già sede di un castelliere, poi vedetta romana a guardia della Via Gemina che da Aquileia portava a Tergeste, il sito fu certamente sede di un fortilizio durante il regno di Teodorico. Caposaldo difensivo del patriarcato d'Aquileia verso la contea di Duino, il maniero fu sia oggetto di contesa tra il patriarca ed il conte di Gorizia, che feudo del libero comune titolare di "voce" nel Parlamento della Patria. Arresasi il 14 luglio 1420 alle truppe del doge Tommaso Mocenigo, la rocca divenne successivamente un importante caposaldo strategico per la difesa dello stato di terra veneto contro il conte di Gorizia e la Casa d'Austria e baluardo contro i Turchi, tanto da meritarsi l'appellativo di "occhio della Patria del Friuli"; dal 1797 soggetta all'Impero, venne occupata dalle truppe italiane il 9 giugno 1915.