Borgo di Santa Margherita del Gruagno (Moruzzo)
Sede di un'arimannia langobarda, forse a controllo dell'importante via Cividina che partiva da Cividale per congiungersi nei pressi di Fagagna con la strada per Concordia, probabilmente transitante nei pressi del colle, il luogo è citato per la prima volta in un documento del maggio 762 "in vinea Grobanges" allorquando i langobardi Erfo, Anto e Marco destinano la citata vigna al monastero di Salt e all'abbazia di Sesto. Nell'anno 983 l'imperatore Ottone II conferma il possesso di questo castello, unitamente a quelli di Udine, Braitan, Fagagna e Buia, al patriarca aquileiese Rodoaldo. Più volte ricordato in varî documenti (nel 1176 "apud Groang", nel 1184 "apud Gruans", nel 1238 "de Grovanis"), il 4 maggio 1290 il fortilizio con la pieve veniva concesso dal patriarca Raimondo della Torre al Capitolo d'Aquileia. Il 12 luglio 1314 il maniero è documentato per una tregua sottoscritta da Nicolò di Brazzacco e Varnerio di Castellerio. Soggetto alla giurisdizione di un gastaldo patriarcale risiedente a Fagagna, il castello perse col tempo ogni valenza strategica.