Consorzio per la salvaguardia dei castelli storici del Friuli Venezia Giulia
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Castello di Prampero (Magnano in Riviera)

Vista del castello di Prampero con il loggiato,antecedente agli eventi sismici del 1976.
Vista del castello di Prampero con il loggiato,antecedente agli eventi sismici del 1976.

Nel 1025 il patriarca di Aquileia Popone, a supporto della politica di espansione pacifica del Sacro Romano Impero che anche in Friuli mirava a rinnovare i fasti agricoli e commerciali tardoantichi, diede licenza a un suo feudatario proveniente dalla Baviera di costruire un castrum su di un colle boschivo proteso sulla pianura coltivata e segnata da due vie di comunicazione. Sorse così il castello di Prampero, da allora e nei secoli per metà retto dagli omonimi feudatari, l'altra metà di loro proprietà, e attualmente per intero appartenente a Pietro Enrico, loro diretto discendente. Questa ininterrotta genealogia, la struttura  muraria iniziale tuttora in piedi nonostante i 116 terremoti subiti, nonchè l'Archivio Famigliare di Prampero hanno consentito uno studio rigoroso dell'edificio, confortato anche da tre campagne di scavi archeologici. Al castello ora parzialmente ricostruito dopo il 1976, quando era abitato da Afro che ne aveva fatto il suo studio in Friuli, ha ripreso il suo ruolo storico ospitando la famiglia e al contempo eventi scientifico-culturali organizzati da questa, a beneficio della comunità.