Castello di Solimbergo (Sequals)
Nel 1196, il vescovo di Concordia Romolo affidava ad Almerico dei signori di Castelnuovo l'ultimazione del castello di Sonemberg (Solimbergo), investendolo di metà del feudo, ma nel secolo successivo risultano insediati feudali di probabile origine carintiana che dal sito acquisirono il proprio predicato. In séguito fu dei signori di Flagogna e da questi, nel 1384, passò definitivamente ai signori di Spilimbergo.
Il complesso denuncia appieno il secolare abbandono ma conserva ancora un suo particolare fascino, accresciuto dalla posizione dominante sulla sommità del colle e dall'inserimento in un contesto paesaggistico di ampio respiro, bene ricollegandosi all'etimologia del nome significante "castello lucente", proprio perché esposto al sole da mattina a sera.
Oltre a tratti del recinto difensivo, con paramenti murarî realizzati in conci di pietra accuratamente sbozzati e connessi tra loro, si può ancora vedere parte della torre, caratterizzata dal vano interno molto piccolo ma con mura spesse circa un metro e mezzo.