Consorzio per la salvaguardia dei castelli storici del Friuli Venezia Giulia
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Attimis

Rudere del castello
Rudere del castello
Il museo, pur collocato nel centro di Attimis, si trova in posizione quasi defilata rispetto all'abitato, immerso nel contesto del circostante paesaggio naturale dove sono visibili i ruderi dei fortilizi locali. Attraverso un itinerario didatticamente ben congegnato è possibile leggere i reperti rinvenuti nei nove castelli, ormai distrutti, della pedemontana orientale del Friuli per comprendere la cultura e la vita quotidiana nelle fortificazioni medievali.
Undici sono le sezioni nelle quali, attraverso testi, reperti archeologici, pannelli esplicativi, modellini di strutture fortificate, ricostruzioni di interni, il pubblico viene guidato alla comprensione degli elementi salienti della società medievale: l’evoluzione architettonica degli edifici, la coniazione - un conio funzionante consente ai visitatori di provare in prima persona l’opera di imprimitura delle monete -, l’agricoltura, l’organizzazione difensiva e tutti quegli aspetti della quotidianità domestica che gli oggetti di ceramica, vetro o metallo possono richiamare.
Al piano terra si inizia con la ricostruzione del lavoro che l'archeologo e lo studioso devono affrontare per ricomporre la storia, attraverso gli oggetti e le testimonianze scritte. Fra le cinque stanze colpisce l’allestimento della terza chiamata «Sala dell’ottagono»: otto vetrine verticali sono disposte in circolo e appaiono come colonne luminose a sostegno di frontoni con archi passanti, racchiudendo così lo spazio in una sorta di torre ottagonale. Se questo piano si caratterizza per un’esposizione classica del reperto, nel piano superiore si possono ammirare ricostruzioni di interi ambienti interni, nei quali il visitatore, con l'ausilio di luci e suoni, è indotto a calarsi idealmente nella realtà medievale. Un ballatoio in ferro e legno, apparentemente sospeso nel vuoto, simula un ponte levatoio e la grande vetrata, quasi una finestra sul tempo, consente la visione del paesaggio circostante incontaminato da costruzioni moderne e per questo vicino alla situazione ambientale nella quale furono edificati i castelli trattati nell'esposizione.
A guardia dell’ingresso delle sale successive domina il Cavaliere di Soffumbergo, una sagoma bardata con un’antica armatura che anticipa gli ambienti di seguito ricreati e arricchiti di suppellettili e oggetti riprodotti scientificamente.

Museo della terra dei nove castelli

Via Principale, 99
33040 Attimis (UD)