San Vito al Tagliamento
Fu edificato nel corso del ’600 in borgo Taliano dove, nel 1603, la famiglia aveva acquistato un edificio. Successive modifiche, l’acquisto dai Cesarini della Torre Grimana nel 1751 e la costruzione dell’oratorio dedicato a San Gaetano definirono il complesso architettonico.
Fino al ’700 il giardino di Palazzo Altan era definito semplicemente cortivo, delimitato ai lati dalle due barchesse e sul fondo da un muro di forma semicircolare con resti di affreschi attribuiti ad un pittore tedesco del XVII secolo. Con il giovane Enrico Altan, componente della colonia arcadica di Udine, divenne sede delle riunioni accademiche. Un ambito così colto e raffinato comportò sicuramente modifiche sostanziali all’impianto originale, modifiche facilmente riscontrabili nella pianta del palazzo, e delle adiacenze, in un libro catastico dei beni Altan del 1771. Venne introdotta una struttura simmetrica ordinata che partiva dall’asse d’ingresso, conferendo notevole importanza all’emiciclo murario; superato questo, l’area che nella piantina viene definita orto era probabilmente a sua volta destinata a giardino. Le aiuole erano infatti disegnate elegantemente, ripartite in quattro gruppi separati dall’impianto a croce dei vialetti. Oggi quest’area è scomparsa ristrutturata prevalentemente come parco; il giardino antistante la villa ha altresì subito intorno agli anni Venti, un rifacimento anche nella scelta delle specie e nella collocazione di varie statue, ora deperite.
Si attende un ulteriore restauro, contestuale a quello dell’edificio, per poter nuovamente apprezzare lo spazio verde in tutta la sua bellezza ed interezza.
Fino al ’700 il giardino di Palazzo Altan era definito semplicemente cortivo, delimitato ai lati dalle due barchesse e sul fondo da un muro di forma semicircolare con resti di affreschi attribuiti ad un pittore tedesco del XVII secolo. Con il giovane Enrico Altan, componente della colonia arcadica di Udine, divenne sede delle riunioni accademiche. Un ambito così colto e raffinato comportò sicuramente modifiche sostanziali all’impianto originale, modifiche facilmente riscontrabili nella pianta del palazzo, e delle adiacenze, in un libro catastico dei beni Altan del 1771. Venne introdotta una struttura simmetrica ordinata che partiva dall’asse d’ingresso, conferendo notevole importanza all’emiciclo murario; superato questo, l’area che nella piantina viene definita orto era probabilmente a sua volta destinata a giardino. Le aiuole erano infatti disegnate elegantemente, ripartite in quattro gruppi separati dall’impianto a croce dei vialetti. Oggi quest’area è scomparsa ristrutturata prevalentemente come parco; il giardino antistante la villa ha altresì subito intorno agli anni Venti, un rifacimento anche nella scelta delle specie e nella collocazione di varie statue, ora deperite.
Si attende un ulteriore restauro, contestuale a quello dell’edificio, per poter nuovamente apprezzare lo spazio verde in tutta la sua bellezza ed interezza.
Palazzo Altan
Via A. Altan, 4333078 San Vito al Tagliamento (PN)