Città Fortificata di San Daniele del Friuli
Esistente sicuramente da prima del 1267, si sa che era insediato nella parte più alta del colle, dove vi è ancora la torre adattata a campanile. Dalla descrizione di Girolamo Sini apprendiamo che nel secolo XVI il castello era costituito da tre porte, otto torri e una cinta murata di 462 merli. Il luogo dove sorgeva fu venduto da Leonardo e Carlo di Varmo a Giacomo Concina che ricevette l'investitura dalla Serenissima nel 1756; il luogo appartiene tuttora ai discendenti della famiglia.
Dai documenti ritrovati e da ciò che è rimasto si può dedurre che il castello avesse al centro la torre-mastio affiancata dalla chiesetta, la casa del Gastaldo, quella del corpo di guardia e i magazzini. Tale settore era protetto da muraglia propria, oltre la quale, verso nord ed est, erano insediate le casette degli habitatores, cinte a loro volta da mura. Più in basso a mezza costa correva una terza cinta preceduta da terrazzi e in alcuni punti rafforzata da bastioni, eretta nella seconda metà del secolo XV. L'accesso al fortilizio avveniva per una torre portaia con levatoia su fossato che tagliava da nord a sud l'intero rilievo.