San Daniele
Il patrimonio museale consta di numerose opere e oggetti suddivisi in tre sezioni fondamentali: archeologica, storico-artistica ed etnografica. Conservati precedentemente presso palazzo Masetti - de Concina, dal 1981 gli oggetti sono stati collocati nel cinquecentesco chiostro dell’ex convento domenicano.
La visita al museo inizia al piano terra dove, fra strumenti di lavoro e di economia domestica, si sviluppa il percorso etnografico ricco di oggetti che ricordano lavori antichi quali quelli del cardatore, del calzolaio o del falegname, per citarne alcuni. Si prosegue al piano superiore con i reperti archeologici, frutto dei ritrovamenti della campagna di scavi del 1984-85 che ha interessato la zona dove sorgeva il castello medievale di San Daniele: frammenti di ceramica e di ossa risalenti all’XI-III secolo a.C.; bronzetti di guerrieri di periodo preromano; anfore, fibule, monete che coprono un arco di tempo tra la metà del I secolo a.C. e il IV secolo d.C.; frammenti marmorei di epoca carolingia ed infine la base di fusione di una campana di età patriarcale.
L’ultima sezione dell’itinerario museale è dedicata alle opere d’arte suddivise fra pittura e scultura. Le arti plastiche sono degnamente rappresentate da una consistente parte del lascito Vidoni con bronzetti e sculture lapidee contemporanee, ma dominano, sia per l’imponente bellezza che per il grande valore storico, due sculture lignee del XV secolo: il magnifico altare attribuito ai veneziani Paolo Amedeo e Michele Bono, i quali, probabilmente intorno alla metà del secolo, realizzarono la magistrale opera intagliando dodici santi suddivisi su due piani a coronamento della Madonna con il Bambino, sui quali domina il Cristo in Pietà. Altrettanto significativo il Compianto sul Cristo morto di Leonardo Thanner, unica opera nota dellintagliatore bavarese eseguita nel 1488 per la chiesa di Santa Maria della Fratta in San Daniele del Friuli.
La visita termina con la ricca pinacoteca che vede esposti dipinti e porzioni di affreschi di epoche diverse (dal XIV al XX secolo): fra le tante opere si possono ammirare un piccolo altare contenente la pala di San Floriano del secolo XVI e una Crocifissione dello stesso periodo anch’essa di autore ignoto; la Madonna del Carmine di Eugenio Pini (1600-1654) o il Riposo durante la fuga in Egitto realizzato nel XVII secolo da pittore sconosciuto e proveniente dal lascito Vidoni così come molte altre tele collocabili prevalentemente nell’area contemporanea.
La visita al museo inizia al piano terra dove, fra strumenti di lavoro e di economia domestica, si sviluppa il percorso etnografico ricco di oggetti che ricordano lavori antichi quali quelli del cardatore, del calzolaio o del falegname, per citarne alcuni. Si prosegue al piano superiore con i reperti archeologici, frutto dei ritrovamenti della campagna di scavi del 1984-85 che ha interessato la zona dove sorgeva il castello medievale di San Daniele: frammenti di ceramica e di ossa risalenti all’XI-III secolo a.C.; bronzetti di guerrieri di periodo preromano; anfore, fibule, monete che coprono un arco di tempo tra la metà del I secolo a.C. e il IV secolo d.C.; frammenti marmorei di epoca carolingia ed infine la base di fusione di una campana di età patriarcale.
L’ultima sezione dell’itinerario museale è dedicata alle opere d’arte suddivise fra pittura e scultura. Le arti plastiche sono degnamente rappresentate da una consistente parte del lascito Vidoni con bronzetti e sculture lapidee contemporanee, ma dominano, sia per l’imponente bellezza che per il grande valore storico, due sculture lignee del XV secolo: il magnifico altare attribuito ai veneziani Paolo Amedeo e Michele Bono, i quali, probabilmente intorno alla metà del secolo, realizzarono la magistrale opera intagliando dodici santi suddivisi su due piani a coronamento della Madonna con il Bambino, sui quali domina il Cristo in Pietà. Altrettanto significativo il Compianto sul Cristo morto di Leonardo Thanner, unica opera nota dellintagliatore bavarese eseguita nel 1488 per la chiesa di Santa Maria della Fratta in San Daniele del Friuli.
La visita termina con la ricca pinacoteca che vede esposti dipinti e porzioni di affreschi di epoche diverse (dal XIV al XX secolo): fra le tante opere si possono ammirare un piccolo altare contenente la pala di San Floriano del secolo XVI e una Crocifissione dello stesso periodo anch’essa di autore ignoto; la Madonna del Carmine di Eugenio Pini (1600-1654) o il Riposo durante la fuga in Egitto realizzato nel XVII secolo da pittore sconosciuto e proveniente dal lascito Vidoni così come molte altre tele collocabili prevalentemente nell’area contemporanea.
Museo del territorio
Via Udine, 133038 San Daniele del Friuli (UD)