Palazzo Fortificato Valesio Calice (Paularo)

I Calice, nobili tolmezzini e baroni del S.R.I., si stanziarono nella valle d'Incaroio nella seconda metà del Cinquecento, probabilmente mandati dalla Serenissima per sovrintendere allo sfruttamento delle risorse boschive. Il complesso fortificato, già esistente in epoca medievale, in collegamento visivo con le postazioni di Pradulina e Duròn a controllo della vallata, in origine comprendeva una grossa torre affiancata da fabbricati minori e da una cinta murata. L'aspetto attuale si deve a Giacomo Calice che ristrutturò l'assieme in due riprese: nel 1690 ampliò l'ala nord conglobando l'antica torre e nel 1730 pose mano all'ala ovest, elevandola su antiche preesistenze tutt'ora riconoscibili in alcuni ambienti. Il vasto complesso, articolato in tre ali, conserva al suo interno belle decorazioni a fresco secentesche, stucchi policromi e pregevoli arredi dei secoli XVI e XVII. Di grande suggestione la "Sala dei ritratti", le due ampie cucine, l'antico corpo di guardia con il bel camino marmoreo, la ricca biblioteca con l'archivio, il "negozio" ottocentesco nel quale venivano venduti i prodotti ottenuti nelle aziende della famiglia.