Castello di Fontanabona (Pagnacco)
Il nome fa riferimento alla sorgente ancora attiva che sgorga nella piazzetta del paese, dove ora è posta una vera da pozzo. Le origini del castello risalgono probabilmente al secolo X e già nel 1196 è ricordato Corrado di Guttenbrunnen (Fontanabona).
La famiglia feudataria si estinse nel 1587 e nel 1610 il feudo fu acquistato dal cardinale Francesco Mantica, appartenente ad una antica famiglia originaria di Como e figlio di Fontana di Fontanabona, celebre giureconsulto che nel 1605 fu sul punto di diventare pontefice.
Ai Mantica rimase fino al 1819, passando in séguito, per discendenza femminile, a varie famiglie fino a quando, nel 1969, da Raimondo Capsoni de Rinoldi, l'intero complesso fu lasciato alla Regione Friuli-Venezia Giulia. Il castello, posto in posizione dominante sulla vallata del Cormôr, si presenta con una parte a nord facente parte delle antiche strutture medievali, collegata al sobrio fabbricato centrale tardo settecentesco con in fine la cappella, il tutto circondato da un ampio parco ricco di piante secolari e rare.
La famiglia feudataria si estinse nel 1587 e nel 1610 il feudo fu acquistato dal cardinale Francesco Mantica, appartenente ad una antica famiglia originaria di Como e figlio di Fontana di Fontanabona, celebre giureconsulto che nel 1605 fu sul punto di diventare pontefice.
Ai Mantica rimase fino al 1819, passando in séguito, per discendenza femminile, a varie famiglie fino a quando, nel 1969, da Raimondo Capsoni de Rinoldi, l'intero complesso fu lasciato alla Regione Friuli-Venezia Giulia. Il castello, posto in posizione dominante sulla vallata del Cormôr, si presenta con una parte a nord facente parte delle antiche strutture medievali, collegata al sobrio fabbricato centrale tardo settecentesco con in fine la cappella, il tutto circondato da un ampio parco ricco di piante secolari e rare.