Città Fortificata di Aquileia
Aquileia fu fondata nel 181 a.C, per volere del senato romano, a protezione del confine nord-orientale dell'Impero minacciato dai barbari.
Divenuta capitale della decima regione Venetia et Histria, subì violenze e saccheggi durante le guerre civili che dalla morte di Nerone all'avvento di Vespasiano (68-70 d.C.) avevano travagliato l'Impero.
Fu assediata nel 169 d.C. dai Quadi e dai Marcomanni, che peraltro non riuscirono a conquistarla, e poi, inutilmente, ne 361 da Giuliano l'Apostata che aveva dichiarato guerra all'imperatore Costanzo. Nel 452 fu devastata da Attila e nel 568 fu presa e governata dai Longobardi, che avevano fissato la propria sede a Forum Julii (Cividale). Con un atto del 3 aprile 1077 l'imperatore Enrico IV attribuì al patriarca Sigeardo il titolo di conte del Friuli, rendendo la Chiesa Aquileiese autonoma dal Ducato di Carinzia e attribuendole il potere temporale su tutto il Friuli e su ampi territori contermini. Il Patriarca divenne in questo modo duca del Friuli e marchese d'Istria e di Carniola. Nacque così uno stato che mantenne la sua indipendenza fino al 1420, quando fu annesso con la forza alla Repubblica di Venezia. Dopo tale data la Chiesa di Aquileia continuò a mantenere la sovranità su alcune località del Friuli, fino a quando, nel 1751, papa Benedetto XIV soppresse il Patriarcato in accordo con gli Asburgo e con la Repubblica di Venezia, e costituì al suo posto le due Arcidiocesi di Gorizia e di Udine.
Luogo ricco di stratificazioni storiche e monumentali, resta di grande importanza per i suoi reperti di epoca romana: il foro, le mura, la via Sacra con i resti del porto fluviale sull'ex fiume Natissa, ampi tratti di strade lastricate di pietra nonché un'infinita quantità di pietre tombali, sarcofagi, fregi, metope, capitelli, il sepolcreto, pavimenti musivi ecc. Di notevole interesse anche il complesso monumentale della basilica, di epoca patriarcale, con l'antica torre, ora campanaria, e il battistero.
Fu città murata in epoca romana e medioevale; delle mura si sono trovate importanti tracce mentre delle torri rimangono le fondamenta, oltre che la torre campanaria costruita dal patriarca Popone (1019-1045).