Consorzio per la salvaguardia dei castelli storici del Friuli Venezia Giulia
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Fortezza di Gradisca d'Isonzo

Veduta della fortezza dal parco antistante.
Veduta della fortezza dal parco antistante.
Anche se il toponimo compare già in un documento del 1150, la città fortificata venne fondata dalla repubblica veneta a protezione delle incursioni turche. I lavori, iniziati nel 1479, portarono alla realizzazione di un'opera dal profilo pentagonale irregolare con torri circolari agli angoli, due porte e circondata da un largo e profondo fossato. Un'altra grave minaccia era costituita dalla Casa d'Austria, che nel 1500 aveva ereditato la contea di Gorizia. E infatti, in séguito alla guerra della Lega di Cambrai, Gradisca, bombardata, isolata dal resto dell'esercito veneto e decimata nella popolazione per una pestilenza, nel 1511 dovette capitolare. Da allora rimase all'Impero, che sùbito pensò ad un potenziamento delle difese e, più tardi, alla costruzione del "castello" all'interno della fortezza. Dal 1615, fu al  centro di quella che prese il nome di "Guerra gradiscana" tra Venezia e l'Impero, risoltasi nel 1617 per vie diplomatiche. Trent'anni dopo, Gradisca fu acquistata dai principi di Eggenberg; all'estinzione di questa famiglia, nel 1717, ritornò alla Casa d'Austria che la unì a Gorizia. Nel 1918 fu annessa all'Italia.