Castello di Ravistagno (Montenars)
Anche se le prime notizie risalgono alla metà del secolo XIII, il toponimo tedesco Ravestein, "rupe dei corvi", indicherebbe un'origine forse ottoniana. Dopo varî passaggi di proprietà, nel 1287 il fortilizio entrò in possesso dei signori di Prampero, ai quali si affiancarono altre famiglie, quasi tutte appartenenti all'aristocrazia della vicina Gemona. Nel 1415, l'intero feudo fu dei Prampero, ai quali rimase per i secoli successivi. Presumibilmente il castello cadde in rovina già nel secolo XIV, forse a causa della guerra contro il patriarca commendatario Filippo d'Alenton, tra il 1381 e il 1387, forse anche prima per il terremoto del 1348. Del fortilizio sussistono imponenti lacerti murarî, ai quali si accede percorrendo l'antica stradina castellana, in alcuni punti con ancora le originali spallette in pietra. Il castello assolveva al duplice scopo di proteggere Gemona e di fungere da punto privilegiato per avvistamenti e segnalazioni; quest'ultima funzione la si può ancora comprendere appena giunti nei pressi del castello, allorché si può spaziare, quasi senza fine, sulla pianura friulana.