Udine, numismatico
Attualmente la collezione numismatica non è visibile al pubblico. Costituita agli inizi dellOttocento grazie a numerose donazioni, documenta l’evolversi del collezionismo italiano in questo settore con tendenza a privilegiare le monete romane oltre che greche; in aggiunta a queste si trovano anche monete medievali dei vari stati italiani per spingersi fino alla cartamoneta.
Il primo donatore fu il conte Tartagna che consegnò il patrimonio personale alla città seguito poi da Cigoi che si distinse per l’alto numero di falsi d’autore (riproduzioni ottocentesche di monete antiche) oggi chiamati falsi cigoiani e assai ricercati e studiati. Accanto a questi si ricordano anche l’abate aquileiese Del Negro e i nobili de Brandis e Colloredo Mels. Grazie a tali apporti si possono contare all’incirca sessantamila pezzi fra i quali non mancano monete di notevole interesse: da segnalare le dracme venetiche, le monete celtiche d’argento o quelle della zecca di Aquileia per arrivare, attraverso il Medioevo fino all’epoca moderna cui appartiene una famosa moneta di Palman
Il primo donatore fu il conte Tartagna che consegnò il patrimonio personale alla città seguito poi da Cigoi che si distinse per l’alto numero di falsi d’autore (riproduzioni ottocentesche di monete antiche) oggi chiamati falsi cigoiani e assai ricercati e studiati. Accanto a questi si ricordano anche l’abate aquileiese Del Negro e i nobili de Brandis e Colloredo Mels. Grazie a tali apporti si possono contare all’incirca sessantamila pezzi fra i quali non mancano monete di notevole interesse: da segnalare le dracme venetiche, le monete celtiche d’argento o quelle della zecca di Aquileia per arrivare, attraverso il Medioevo fino all’epoca moderna cui appartiene una famosa moneta di Palman
Gabinetto numismatico
Piazzale del Castello33100 Udine (UD)