Udine, archeologico
Collocato al piano terra e al mezzanino del castello, ospita una ricca collezione di manufatti provenienti da scavi archeologici, acquisti e donazioni private. Fra queste ultime sicuramente cospicua è quella di Francesco di Toppo (1883) con importantissime testimonianze di opere di epoca romana emerse dagli scavi nelle necropoli aquileiesi: un ricco corpus di ceramiche e ambre delle quali si segnala un bellissimo gruppo con pera, melagrana e due datteri, appoggiato su una foglia di vite, vero capolavoro artigianale dove sono state valorizzate le naturali trasparenze della resina. Ad Augusto de Brandis appartiene, poi, la bella raccolta con splendidi esempi di terrecotte e vasi greci e magnogreci provenienti dall’Italia meridionale. A questo materiale si aggiunge quello degli scavi archeologici condotti in Udine e dintorni a partire dagli anni Ottanta, che hanno permesso di recuperare numerosissimi documenti della produzione ceramica locale (ad esempio della fornace di via Brenari) o provenienti da altre zone.
Completano il percorso espositivo della parte archeologica la ricostruzione di due tombe con i relativi scheletri e gli oggetti di periodo longobardo a corredo delle tombe stesse, nonché una sezione lapidea e scultorea anch’essa con reperti di varia provenienza. Di grande importanza storica è la collezione Cigoi con sigilli di nobili famiglie locali, personalità e confraternite (qui in riproduzioni fotografiche), seguita poi da alcune bacheche con medaglie del XX secolo e pezzi di oreficeria di uso personale e di culto. Fra le suppellettili liturgiche non si possono trascurare due oggetti: uno splendido cofanetto in avorio, corno nero e legni vari della bottega degli Embriachi, attiva a Venezia nel Quattrocento, e un raffinatissimo cristallo di rocca del XVI secolo, realizzato dallintagliatore vicentino Valerio Belli e raffigurante l’Adorazione dei Magi.
Completano il percorso espositivo della parte archeologica la ricostruzione di due tombe con i relativi scheletri e gli oggetti di periodo longobardo a corredo delle tombe stesse, nonché una sezione lapidea e scultorea anch’essa con reperti di varia provenienza. Di grande importanza storica è la collezione Cigoi con sigilli di nobili famiglie locali, personalità e confraternite (qui in riproduzioni fotografiche), seguita poi da alcune bacheche con medaglie del XX secolo e pezzi di oreficeria di uso personale e di culto. Fra le suppellettili liturgiche non si possono trascurare due oggetti: uno splendido cofanetto in avorio, corno nero e legni vari della bottega degli Embriachi, attiva a Venezia nel Quattrocento, e un raffinatissimo cristallo di rocca del XVI secolo, realizzato dallintagliatore vicentino Valerio Belli e raffigurante l’Adorazione dei Magi.
Museo archeologico
Piazzale del Castello33100 Udine (UD)