Consorzio per la salvaguardia dei castelli storici del Friuli Venezia Giulia
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Malborghetto

Particolare dell'edificio
Particolare dell'edificio
Il museo, inaugurato nel 1990, si propone di illustrare un ambito territoriale, quello della Val Canale e Canal del Ferro, che è stato fin dalla preistoria punto d’incontro delle culture friulana, carinziano-tedesca e slovena.
L’itinerario museale si articola in tre piani ciascuno dei quali sviluppa un tema diverso; le sei sale al piano terreno sono dedicate al territorio della Val Canale; al primo piano viene illustrata la storia del palazzo mentre al secondo, tramite strumenti di lavoro e documentazione iconografica, è possibile apprendere i cicli produttivi e il tipo di attività imprenditoriale tipici della zona dal XVI al XIX secolo. Si inizia il percorso analizzando l’aspetto geologico del territorio; una serie di campioni di rocce, corredati da fotografie, testimoniano l’interesse geologico e paleontologico della zona segnata anche da un’elevata sismicità. Interessante la sezione dei fossili con un pannello didattico che ricostruisce l’evoluzione del mondo vivente suddiviso per specie (piante, molluschi, ecc.) e periodi (archeozoico, paleozoico, ecc.). Segue la terza sala dove viene approfondita la storia dell’uomo nell’era preistorica attraverso testimonianze della presenza umana (ad esempio gli strumenti litici) che continuano in questo territorio sino all’epoca romana.
Una sala intera è stata dedicata all’evento economico più importante della zona: le Miniere di Raibl (poi Cave del Predil), presenti fin dall’XI secolo. La prima data certa risale, infatti, al 1007, quando il Vescovado di Bamberga prese possesso della Val Canale importandovi manodopera per sviluppare l’industria metallurgica. Si deve poi alla volontà degli abitanti l’esposizione successiva, con un itinerario breve ma intenso della storia quotidiana della valle ricostruito per mezzo di dati d’epoca e con il recupero del ricordo da parte degli anziani.
Il piano superiore vede una parte dello spazio destinato a mostre temporanee, mentre permanente è l’esposizione dei modelli e dei documenti che testimoniano le vicende subite dal Palazzo Veneziano. Si conclude l’itinerario al terzo piano con una prima sezione dedicata alle attività imprenditoriali locali dal XVI al XIX secolo e una seconda inerente gli aspetti naturalistici della Foresta di Tarvisio, le sue caratteristiche botaniche e la particolare struttura giuridica che la legava alle comunità di villaggio.
Non bisogna trascurare di vedere in giardino un vero monumento naturale, un tiglio (Tilia x vulgaris Hayne) di 25 metri di altezza per 5,80 di circonferenza vecchio di oltre 400 anni.

Museo etnografico del Palazzo Veneziano

Via Bamberga, 53
33010 Malborghetto (UD)