Consorzio per la salvaguardia dei castelli storici del Friuli Venezia Giulia
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Udine, porta Villalta

Veduta della Torre
Veduta della Torre
Facente anch’essa parte dell’ultima cinta muraria, la Torre di Porta Villalta è forse fra gli esempi rimasti (Porta Manin e Porta Aquileia) quello più integro. Per volere del Maggior Consiglio fu innalzata nel 1436 e terminata nel 1440 con l’aspetto di una vera fortificazione: sul lato rivolto all’esterno si presentava con un muro dotato di feritoie e caditoie per la difesa; il lato interno come di consueto era aperto. Oggi questa parte risulta murata perchè dal secolo XVII si consentì l’abitazione dell’edificio alle famiglie dei custodi che si succedettero fino al XVIII secolo. Le sorti della Torre furono più volte minacciate in tempi recenti, e l’episodio più inconsueto risale alla fine del XIX secolo quando si accese un dibattito cittadino sull’opportunità di abbattere la costruzione ormai in cattivo stato.
Di quel momento si conserva nella cronaca la citazione di una scritta lasciata da un anonimo sulla porta della torre che rimava: «Quando dei Turchi si temea l’attacco / a te volgean le donne la preghiera / Or che è vecchia, un cittadin bislacco / ti dà l’ultimo calcio e buona sera!».
Sede della Società Friulana di Archeologia, la torre contiene al suo interno, oltre ad un laboratorio di restauro e ad una piccola biblioteca, una moderna esposizione di reperti archeologici. Fra gli oggetti più antichi si trovano diverse tipologie di strumenti in selce di età neolitica, mentre le altre bacheche contengono i ritrovamenti di Palazzo Ottelio con oggetti di varia tipologia (piatti, ciotole, vasi, ornamenti personali, ecc.) e i numerosi recuperi effettuati in piazza Venerio nell’area occupata dall’antico Palazzo Savorgnan.

Torre di porta Villalta

Via Micesio, 2
33100 Udine (UD)