Udine, fotografia
Il Museo della fotografia è stato aperto di recente per esporre ai visitatori immagini di panorami, avvenimenti, monumenti e quant’altro riguardi la storia artistico-etnografica di tutto il Friuli.
Inizia il percorso con gli originali dell’Ottocento aventi in generale per soggetto monumenti e testimonianze artistiche locali: è interessante, fra le altre, la prima fotografia eseguita nel 1856 da autore friulano, il conte Augusto Agricola (1819- 1857), che ritrae alcuni personaggi sullo sfondo della Loggia di San Giovanni in piazza Libertà. Alle vedute seguono i ritratti, genere assai praticato dai fotografi di allora, ricordi tangibili di cerimonie, fidanzamenti o nozze; è anche esposto un album di famiglia (fine Ottocento, primi Novecento) con fotografie nei formati definiti storici eseguite dai più importanti studi udinesi. Fra gli autori delle immagini di questa sala ricorre Silvio Maria Buiatti (1890-1982), uno dei maggiori esponenti a livello europeo della tendenza pittorica in fotografia, molto diffusa negli anni Trenta; è artefice anche di alcune vedute esposte nella sala successiva dedicata al paesaggio, al lavoro e alla società.
L’occhio cattura in questo spazio alcuni momenti della realizzazione della Ferrovia Pontebbana (del veneziano Carlo Naya), coglie la fatica delle portatrici di gerle o la devastazione del terremoto di Verzegnis del 1928 (Luigi e Carlo Pignat), si sofferma su alcuni saggi di località del Friuli, fra cui Lignano e Grado, o di vecchie attività artigianali e industriali (Attilio e Giuseppe Brisighelli).
In questo coinvolgente viaggio nel tempo è possibile rivivere, grazie a splendide gigantografie, gli interni degli studi Pignat e Buiatti e toccare con mano quello straordinario strumento che ha consentito di immortalare il passato: una splendida macchina fotografica d’epoca.
Inizia il percorso con gli originali dell’Ottocento aventi in generale per soggetto monumenti e testimonianze artistiche locali: è interessante, fra le altre, la prima fotografia eseguita nel 1856 da autore friulano, il conte Augusto Agricola (1819- 1857), che ritrae alcuni personaggi sullo sfondo della Loggia di San Giovanni in piazza Libertà. Alle vedute seguono i ritratti, genere assai praticato dai fotografi di allora, ricordi tangibili di cerimonie, fidanzamenti o nozze; è anche esposto un album di famiglia (fine Ottocento, primi Novecento) con fotografie nei formati definiti storici eseguite dai più importanti studi udinesi. Fra gli autori delle immagini di questa sala ricorre Silvio Maria Buiatti (1890-1982), uno dei maggiori esponenti a livello europeo della tendenza pittorica in fotografia, molto diffusa negli anni Trenta; è artefice anche di alcune vedute esposte nella sala successiva dedicata al paesaggio, al lavoro e alla società.
L’occhio cattura in questo spazio alcuni momenti della realizzazione della Ferrovia Pontebbana (del veneziano Carlo Naya), coglie la fatica delle portatrici di gerle o la devastazione del terremoto di Verzegnis del 1928 (Luigi e Carlo Pignat), si sofferma su alcuni saggi di località del Friuli, fra cui Lignano e Grado, o di vecchie attività artigianali e industriali (Attilio e Giuseppe Brisighelli).
In questo coinvolgente viaggio nel tempo è possibile rivivere, grazie a splendide gigantografie, gli interni degli studi Pignat e Buiatti e toccare con mano quello straordinario strumento che ha consentito di immortalare il passato: una splendida macchina fotografica d’epoca.
Museo della fotografia
Piazzale del Castello33100 Udine (UD)