Strassoldo di sotto
Il parco del Castello di Sotto è uno dei più interessanti in Friuli sia per il suo esemplare stato di conservazione sia perché costituisce l’inizio, nella zona, della diffusione del giardino paesaggistico. Fu qui, infatti, che nel Settecento gli elementi formali del giardino vennero posti in relazione con la natura. Si devono tali innovativi interventi in campo botanico alla famiglia Strassoldo - che provvide a bonificare le zone paludose e incolte, già sfruttate come elemento di difesa delle strutture castellane - ed in particolare ad un suo componente, Nicolò Francesco (1701-1779), il quale trasformò nel XVIII secolo questo sito, rendendolo fertile e dotandolo di notevoli attrattive. Ancor oggi è visibile sulla facciata del Castello una lapide elogiativa dell’attività del conte.
Nella parte originariamente occupata da boschetti e risorgive trovò quindi sistemazione un impianto dove l’acqua divenne l’elemento artistico dominante: fontane, pozzi, laghetti e peschiere costituivano un naturale specchio alle statue settecentesche e alle specie talvolta rare. Di singolare fattura è sicuramente l’isola rettangolare che si trova all’estremo limite del parco; delimitata lungo il perimetro da un fossato, conteneva all’interno un giardino all’italiana in miniatura, con viali perpendicolari incrociatisi al centro in uno spiazzo circolare e un vialetto perimetrale, il tutto decorato da piante di bosso (ancora visibili) e sempreverdi. Gli spazi così suddivisi vedono oggi una rigogliosa vegetazione: ci sono una pianta di bosso, nel Settecento sagomata a palla, ma da molto tempo lasciata crescere in forma libera, e pregevoli arbusti di rose antiche che fanno tuttora di questo luogo un’incantevole gemma naturale immersa nell’acqua.
Accanto ad alcune specie interessanti per rarità o vetustà se ne trovano poi altre tipiche dei giardini locali: ippocastani e carpini delimitanti l’area, ontani, betulle, faggi, acacie in una zona tenuta a boschetto ai limiti del parco.
Nella parte originariamente occupata da boschetti e risorgive trovò quindi sistemazione un impianto dove l’acqua divenne l’elemento artistico dominante: fontane, pozzi, laghetti e peschiere costituivano un naturale specchio alle statue settecentesche e alle specie talvolta rare. Di singolare fattura è sicuramente l’isola rettangolare che si trova all’estremo limite del parco; delimitata lungo il perimetro da un fossato, conteneva all’interno un giardino all’italiana in miniatura, con viali perpendicolari incrociatisi al centro in uno spiazzo circolare e un vialetto perimetrale, il tutto decorato da piante di bosso (ancora visibili) e sempreverdi. Gli spazi così suddivisi vedono oggi una rigogliosa vegetazione: ci sono una pianta di bosso, nel Settecento sagomata a palla, ma da molto tempo lasciata crescere in forma libera, e pregevoli arbusti di rose antiche che fanno tuttora di questo luogo un’incantevole gemma naturale immersa nell’acqua.
Accanto ad alcune specie interessanti per rarità o vetustà se ne trovano poi altre tipiche dei giardini locali: ippocastani e carpini delimitanti l’area, ontani, betulle, faggi, acacie in una zona tenuta a boschetto ai limiti del parco.
Giardino di Strassoldo di Sotto
Via dei Castelli, 2233050 Strassoldo di Cervignano del Friuli (UD)