Gorizia, palazzo Lantieri
Già nel secondo decennio del XVI secolo Palazzo Lantieri doveva venir considerato il più bello della città di Gorizia e da ciò gli deriva il nome di Schönhaus (Casabella), assunto dopo il 1527 quale predicato baronale dei Lantieri, allora accolti in seno al patriziato goriziano.
Tra i celebri ospiti di Palazzo Lantieri si ricordano Carlo Goldoni, giuntovi nel 1726, e Papa Pio VI che durante il suo viaggio verso Vienna del 1783 passò per Gorizia soggiornando al Palazzo. Ma anche la contessa di Chambord, moglie di Enrico V, la quale tra il 1883 ed il 1886 fece costruire nel giardino della villa una piccola grotta di Lourdes (ancor oggi visibile).
Le prime documentazioni certe relative ai giardini goriziani risalgono al Settecento, considerato il secolo d’oro per la storia locale; la cartografia del periodo mostra come nelle immediate pertinenze dei palazzi non manca mai un’area verde, anche se spesso di dimensioni limitate, caratterizzata da un semplice impianto geometrico e nascosta dalla mole dell’edificio e dal muro del recinto. Ciò che manca nel verde della Gorizia del XVIII secolo, ma che si trova già ampiamente diffusa nel resto d’Europa, è l’impostazione del giardino all’inglese diffusa solo nel secolo successivo. Tra gli esempi citati spicca il giardino della Schönhaus, che non si era probabilmente sottratto alla presenza di specie ornamentali esotiche o comunque rare derivanti da influenze persiniane, vanto dei giardini del tempo sia pubblici che privati.
Oggi in Palazzo Lantieri si individua ancora l’impianto geometrico dell’antico giardino formale nonostante le piante siano state sostituite nel tempo. Si possono facilmente riconoscere il viale centrale, che inizia dal portale d’ingresso e conduce verso un boschetto dal quale si dipartono quattro viali trasversali che danno forma a dei riquadri arborei; le passeggiate si incrociano così in due piazzole di sosta di sagoma circolare alternativamente occupate da un’aiuola e da un antico tavolo in pietra coperto da un bel pergolato. Lungo i lati del tappeto erboso (interrotto qua e là da arbusti d’epoca successiva) delle siepi di bosso costruiscono un motivo ripetuto, probabilmente derivante dall’antico disegno formale. Verso il fondo del viale principale le piante sono state raggruppate in modo libero e fitto con sempreverdi tra cui si riconoscono degli splendidi ippocastani.
Il giardino, come le Sale dell’antica dimora, ospita importanti opere d’arte contemporanea che esprimono il sentire di artisti che dal Palazzo si sono lasciati ispirare: ai tesori del passato oggi si uniscono installazioni delle migliori avanguardie artistiche internazionali.
Palazzo Lantieri
Piazza S. Antonio, 634170 Gorizia (GO)
Telefono e fax: 0039.0481.533284
E-mail: contatto@palazzo-lantieri.com