Castelnuovo
Il conte Raimondo della Torre Hoffer (1749-1817), signore di Duino, Sagrado e Sistiana, alla fine delle vicende napoleoniche si dedicò anima e corpo al castello di Sagrado scegliendolo come dimora prediletta. Cinse l’esteso parco e lo popolò di lepri, caprioli e cervi, curò le piante danneggiate e ne piantò di nuove nel giardino organizzato a terrazze sul versante meridionale. Mosso dall’intenzione non tanto di creare una dimora sontuosa quanto di “dar lavoro a tante braccia disoccupate” diede vita ad uno dei complessi più significativi del Friuli orientale per estensione, vegetazione e fauna.
Arricchì il verde di fontane, serre e monumenti tra cui un tempietto eretto nel 1812 in memoria della moglie, la contessa Valburga, tuttora visibile al termine del viale che dalla dimora signorile si allontana in direzione di Castelvecchio.
Allo stato attuale, dello splendore di quel periodo non rimane, purtroppo, più nulla, danneggiato dai continui bombardamenti delle due guerre mondiali. Il disegno formale del giardino immediatamente prospiciente la facciata della villa è ancor oggi distinguibile, ma gli arbusti che lo arricchiscono sono stati piantati di recente. Le terrazze, quasi nude rispetto a un tempo, vedono crescere nuovi frutteti e oliveti piantati dall’azienda agricola proprietaria dell’edificio. Le uniche testimonianze antiche riguardano tre grandi querce le quali, nel loro sviluppo contorto, documentano il trascorrere dei secoli.
Giardini di Castelnuovo
Via Castelnuovo, 134078 Sagrado (GO)