Consorzio per la salvaguardia dei castelli storici del Friuli Venezia Giulia
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Castelli e terremoto 1976–2016

secondo appuntamento Castello di Prampero 29 maggio 2016

29 maggio 2016

Manifestazione

Castelli e terremoto. 1976-2016

secondo appuntamento

Castello di Prampero a Magnano in Riviera (Ud)

29 maggio 2016

Ingresso gratuito

 

 

Domenica 29 maggio al Castello di Prampero a Magnano in Riviera (Ud), si svolgerà il secondo appuntamento della manifestazione Castelli e terremoto. 1976-2016, un ciclo di aperture straordinarie organizzata dalla Soprintendenza Belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia e dal Consorzio per la salvaguardia dei castelli storici del Friuli Venezia Giulia per mostrare al pubblico, nel quarantennale del sisma friulano, i manieri restaurati in seguito alle devastazioni del 1976.

Dopo il grande successo della scorsa domenica con l’apertura del Castello di Colloredo di Monte Albano, è la volta del Castello di Prampero, uno dei più antichi del Friuli, fondato nel 1025  dalla famiglia feudataria dei Prampero, proveniente dalla città di Augusta in Baviera, i cui discendenti – dopo quasi mille anni – sono tutt’ora  proprietari del sito. La costruzione elegante e possente domina dall’alto del colle il panorama circostante, una veduta  di grande fascino che regala come in passato grandi emozioni. Non per nulla l’artista Afro Basaldella scelse questo castello come sede del suo studio dal 1961 al 1976.

Il programma prevede l’apertura pomeridiana del castello, a partire dalle ore 15.30 fino alle 18.30. L’ingresso è libero, senza prenotazione.

I visitatori saranno accolti dai proprietari Pietro Enrico e Marisanta di Prampero, che racconteranno la storia millenaria della loro dimora sopravvissuta ai grandi terremoti del 1511 e del 1976, dall’avv. Andrea Venchiarutti, Sindaco di Magnano in Riviera, dall’architetto Roberto Raccanello, progettista del restauro del castello (non ancora completato), e dall’architetto Giuseppe Franca che in passato ne ha seguito i lavori come funzionario della Soprintendenza.

 Il pubblico potrà cogliere un'occasione del tutto eccezionale per vedere da vicino l’esito dei lavori di restauro e ristrutturazione di un maniero che, sotto il profilo architettonico, ambientale, paesaggistico e monumentale è un bene di raffinata eccellenza.

L’illustrazione puntuale delle fasi della ricostruzione e delle tecniche utilizzate sarà di sicuro interesse, anche per avere completa cognizione di quanto ancora manca per vedere concluso il percorso di rinascita dopo il terremoto. Attendono infatti di essere ripristinate la loggia e la torre Gemona, due elementi fondamentali per vedere ridata  al luogo la sua completa identità storica e d’immagine paesaggistica.