Consorzio per la salvaguardia dei castelli storici del Friuli Venezia Giulia
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Castello di Prampero - Chiesa di Santa Margherita ore 11.00 S. Messa

25 luglio 2010

Domenica 25 Luglio 2010 alle ore 11:00, presso la cappella di S. Margherita di Prampero, in occasione della tradizionale festa della Santa Patrona, verrà celebrata la Santa Messa domenicale della Parrocchia di Magnano in Riviera (UD).

La sunnominata cappella è stata restaurata dopo il terremoto del 1976 a cura della Soprintendenza ai Beni Archeologici, Ambientali, Architettonici, Artistici e Storici del Friuli Venezia Giulia e riaperta al culto il 25 Luglio del 1993, con solenne benedizione e Santa Messa presieduta dall’allora Vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi di Udine Monsignor Pietro Brollo. Evento questo che pertanto riveste un’importanza sia storica che religiosa, patrocinato dall’Associazione Dimore Storiche Italiane – Sezione FVG e dal Consorzio Castelli. La cappella (che - vincolata dallo Stato – è di proprietà di Pietro Enrico di Prampero e che ecclesialmente appartiene alla Forania di Tarcento) è sita in Comune di Magnano in Riviera (UD), sul pendio Nord del colle ove nel 1025, proveniente da Augusta in Baviera, il feudatario del Patriarca della Chiesa di Aquileia Poppone ebbe licenza di costruire il castello, noto come il castello di Prampero. La cappella – a pianta rettangolare, l’abside con volta a crociera, una bifora campanaria a vela sulla facciata – è luogo di devozione locale e d’interesse culturale. Infatti è frequentata da ampio pubblico non solo quando è aperta per la festa in onore della Santa Patrona – sempre celebrata nella quarta domenica di Luglio-, ma anche quando è officiata in una sera di Maggio per le Rogazioni, e il 6 Gennaio per i fuochi epifanici. La cappella di Santa Margherita di Prampero rappresenta in Friuli una testimonianza dei costumi medioevali , poiché fu eretta per la devozione del nobile Simone di Prampero (testamento del 1380), l’illustre feudatario con beni dalla Carnia all’Istria che, fedele alla Chiesa Aquileiese, ebbe dal Patriarca Marquardo di Randeck alti incarichi civili, militari e politici e dall’Imperatore Carlo IV fu creato Cavaliere dello Speron d’Oro. L’Ecclesia Sancte Margarite esiste già dal 1384 citata in un documento notarile; nel 1409 da Giacomo Giusto, figlio postumo di Simone, viene dotata di redditi propri e nel 1413 con investitura patriarcale diventa di giuspatronato dei consortes di Prampero. Per molti secoli il cappellano mansionario ebbe l’obbligo di celebrare tre Sante Messe la settimana, che nel XIX secolo l’autorità ecclesiastica ridusse alle Sante Messe domenicali e festive. Dalle macerie del 1976 si sono salvate le pianete, alcuni candelabri, due crocefissi lignei, un messale, due posalibri da banco, qualche cartagloria e alcuni lini. L’altare, provvisorio, è un altare mobile d’ispirazione trecentesca, mentre il crocefisso proviene dai beni di famiglia, così come il calice usato per la Santa Messa, che appartenne a Giacomo di Prampero, canonico del Duomo di Udine e mansionario della cappella di Santa Margherita (1745-1830). Il quadro della Madonna con Bambino, la Santa Titolare e San Francesco è stato salvato dopo il terremoto del 1976 da Centro di Catalogazione e Restauro di Villa Manin di Passariano. Il dipinto , restaurato da Gian Paolo Rampini, secondo gli studi effettuati dalla d.ssa Anna Letizia Fantechi non è la pala d’altare commissionata nel 1792 dal succitato canonico Giacomo di Prampero al nobile Giobatta de Rubeis pittore, di cui nell’archivio famigliare di Prampero è registrata la spesa. Pertanto il quadro del de Rubeis, raffigurante la Santa Titolare in carcere in lotta contro il drago, scampò sì egualmente al terremoto, ma scomparve in uno dei furti perpetrati a villa di Prampero di Tavagnacco alla fine degli anni Ottanta del secolo scorso.