Consorzio per la salvaguardia dei castelli storici del Friuli Venezia Giulia
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Itinerari tra natura e storia

20 aprile 2008
Anche quest'anno in primavera si ripropongono le uscite domenicali dedicate alla scoperta di affasciannti e suggestivi itinerari storico-naturalistici 

Domenica 20 aprile la destinazione dell'itinerario naturalistico sarà
l’Abbazia di Sesto al Reghena (PN)


PER PRENOTAZIONI TELEFONARE AL NUMERO: 348.294.1996.


Le visite ai castelli abbandonati, organizzate dal Consorzio
per la Salvaguardia dei castelli storici del Friuli Venezia Giulia,
danno l’opportunità di congiungere l’amore per la natura e la
passione per la storia. Attraverso passeggiate all’aria aperta
o lungo suggestivi panorami e itinerari paesaggistici si può,
infatti, andare alla riscoperta di incantevoli e singolari
documenti della storia della nostra regione: i ruderi dei
castelli del Friuli Venezia Giulia.
Le quattro escursioni domenicali, come previste dal programma,
si collocano in alta collina o in montagna, e prevedono
delle passeggiate semplici lungo splendidi sentieri medievali,
che si sviluppano in gallerie di verde immerse nel bosco,
un tempo adibiti a prato o pascolo. Il contatto con la flora
e la fauna consentono di scoprire alcune caratteristiche geologiche
del nostro territorio, ma al tempo stesso permettono
di avvicinare e scoprire gli elementi sopravvissuti di antiche
presenze umane, nate a difesa di un territorio.
Il programma, infatti, prevede la presenza di una guida
esperta in grado di illustrare e fornire spiegazioni sulle origini
e sulla configurazione antica dei castelli, decifrando l’attuale
morfologia delle fortificazioni.
Da un castello, da cui mille anni fa un Signore feudale fu
autorizzato dal Patriarca o dall’Imperatore a costruire una
torre e un complesso a custodia di qualche punto
fondamentale (per il passaggio di milizie nemiche, cortei
amici, convogli commerciali), ancora oggi, attraverso le sue
rovine, si può, infatti, godere del fascino di una vista
incomparabile sulla pianura o sulla valle sottostante e si
possono, inoltre, ricercare gli altri due castelli con cui lo
stesso era in comunicazione visiva, attraverso segnalazioni
con il fuoco, con il fumo o con gli specchi.