Il ristorante
Il castello è sempre stato sede di residenza, oltre che di esercizio del potere giurisdizionale, amministrativo e militare su territori più o meno ampi. Esso ha sempre ospitato le famiglie che ne ebbero il dominio, insieme ai loro uomini d’arme, alle guarnigioni, e al personale di servizio. La funzione legata all’alimentazione di gruppi umani più o meno numerosi è sempre stata presente nel castello.
Per questi motivi una delle attività più naturalmente ospitabili in un castello è costituita dalla ristorazione. In numerosi castelli della nostra regione ma anche di tutta Europa sono ospitati ristoranti per lo più di notevole livello, la cui presenza ha la triplice funzione di costituire un elemento di attrazione per chi in qualche misura vuole avvicinarsi ad un castello, di diversificare e arricchire l’offerta culturale e turistica propria del monumento, e infine quella di garantire al proprietario i flussi di reddito necessari al mantenimento del complesso architettonico.
Per garantire una moltiplicazione degli effetti di attrazione e di reddito, appare opportuno che la qualità dell’arredamento, dei cibi, dei vini, dei servizi si ponga su livelli quanto più possibile elevati, e che il castello non sia considerato alla stregua di un contenitore qualsiasi, ma che i suoi muri e i suoi elementi funzionali e decorativi esprimano quanto più possibile un ambiente ed una esperienza storica e culturale che è unica e che pertanto può essere particolarmente apprezzata da specifiche fasce di consumatori.
È preferibile che il ristorante ove possibile sia collocato in una pertinenza del castello, sia per ridurre al minimo le trasformazioni che comunque possono essere richieste dall’installazione di una tale attività (cucine, magazzini), sia per rendere più godibile la vista del castello da una certa distanza.
Per l’apertura e la gestione di una tale attività è necessario seguire le norme in tema di pubblici esercizi emanate dalla Regione e le istruzioni fornite dalle associazioni di categoria e dal Consorzio.
Per l’azione di promozione del Consorzio e alcune esperienze di attività si veda la pubblicazione Ristoranti nei castelli pubblicata nella Collana “Itinerari castellani” del Consorzio.
Per questi motivi una delle attività più naturalmente ospitabili in un castello è costituita dalla ristorazione. In numerosi castelli della nostra regione ma anche di tutta Europa sono ospitati ristoranti per lo più di notevole livello, la cui presenza ha la triplice funzione di costituire un elemento di attrazione per chi in qualche misura vuole avvicinarsi ad un castello, di diversificare e arricchire l’offerta culturale e turistica propria del monumento, e infine quella di garantire al proprietario i flussi di reddito necessari al mantenimento del complesso architettonico.
Per garantire una moltiplicazione degli effetti di attrazione e di reddito, appare opportuno che la qualità dell’arredamento, dei cibi, dei vini, dei servizi si ponga su livelli quanto più possibile elevati, e che il castello non sia considerato alla stregua di un contenitore qualsiasi, ma che i suoi muri e i suoi elementi funzionali e decorativi esprimano quanto più possibile un ambiente ed una esperienza storica e culturale che è unica e che pertanto può essere particolarmente apprezzata da specifiche fasce di consumatori.
È preferibile che il ristorante ove possibile sia collocato in una pertinenza del castello, sia per ridurre al minimo le trasformazioni che comunque possono essere richieste dall’installazione di una tale attività (cucine, magazzini), sia per rendere più godibile la vista del castello da una certa distanza.
Per l’apertura e la gestione di una tale attività è necessario seguire le norme in tema di pubblici esercizi emanate dalla Regione e le istruzioni fornite dalle associazioni di categoria e dal Consorzio.
Per l’azione di promozione del Consorzio e alcune esperienze di attività si veda la pubblicazione Ristoranti nei castelli pubblicata nella Collana “Itinerari castellani” del Consorzio.