Consorzio per la salvaguardia dei castelli storici del Friuli Venezia Giulia
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Mantienilo

Il restauro è un intervento traumatico per il monumento, che dovrebbe sempre essere evitato, salvo i casi di eventi non prevedibili che producano danni più o meno gravi per il monumento.

Il restauro deve essere sostituito da una continua e accurata opera di manutenzione, che impedisca l’accentuarsi di processi di degrado che sono comunque inevitabili per l’azione degli agenti meteorici e per i fattori ambientali. La natura ha fornito i materiali per la realizzazione dei manufatti prodotti dall’uomo, e in caso di assenza di una continua azione manutentiva dell’uomo la natura tende a riappropriarsi dei suoi elementi.

Le opere di manutenzione vanno realizzate con continuità, frequenza e cura, provvedendo ad impiegare materiali tradizionali, da porsi in opera mediante tecnologie tradizionali. Solo poche eccezioni vanno consentite a questa regola di massima, e solo nei casi in cui le tecniche tradizionali siano palesemente inadeguate, in ordine ad esempio alla protezione dalle acque meteoriche (impermeabilizzazione delle coperture) o dall’umidità (arresto della capillarità nelle murature) o dagli incendi (trattamenti ignifughi) o dagli agenti biologici (trattamenti antiparassitari). In ogni caso vanno conservati gli intonaci antichi, mediante opere di stuccatura e fissatura nonché con integrazione ove necessario con malte della stessa composizione, le tinteggiature sono da integrare o tuttalpiù da rifare con l’uso di coloranti tradizionali, i solai in legno vanno curati con protettivi naturali, le parti lignee vanno conservate nella misura massima possibile e sostituite solo in casi eccezionali con legno stagionato delle stesse essenze. Le pavimentazioni devono essere conservate e mai sostituite da materiali nuovi. Le murature vanno curate con adeguate fugature di malta dello stesso tipo di quella originale, evitando accuratamente l’uso di malte cementizie, deturpanti da un lato e caratterizzate da proprietà negative per quanto riguarda l’umidità dall’altro.

Le manutenzioni si distinguono in:

  • manutenzioni ordinarie, quando prevedano interventi limitati e non richiedenti sostituzioni di elementi strutturali;
  • manutenzione straordinaria, quando prevedano ridefinizione di assetti distributivi e sostituzione di elementi strutturali.

La distinzione deve essere tenuta presente sia per il diverso impegno tecnico ed economico delle due modalità di intervento, sia perché sono soggette a diversi regimi autorizzativi. Nella normativa urbanistica ed edilizia vigente, nel caso della manutenzione ordinaria è sufficiente la comunicazione al Comune della data di inizio dei lavori. Nel caso della manutenzione straordinaria è necessario richiedere al Comune la autorizzazione edilizia. In entrambi i casi, se il monumento è vincolato, è necessario ottenere dalla Soprintendenza la autorizzazione.