Consorzio per la salvaguardia dei castelli storici del Friuli Venezia Giulia
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Restauralo

I castelli sono strutture antiche, realizzate in tempi assai lontani e arricchiti da apporti che si sono sviluppati nei secoli secondo un processo articolato di crescita e caratterizzato da una successione di apporti architettonici e decorativi che si sono susseguiti nei secoli e che fanno di ogni castelli un complesso edilizio unico e di grande varietà e suggestione. Molto spesso è stato oggetto di processi di degrado o di interventi di trasformazione che ne hanno indebolito la capacità evocativa e testimoniale di momenti importanti nei quali è passata e si è formata la nostra civiltà.

Essi richiedono spesso interventi di restauro, che devono essere accuratamente studiati, progettati ed eseguiti.

Il restauro rappresenta sempre un momento assai delicato. Innanzitutto perché costituisce un momento traumatico per un monumento. Si tratta di rimetterlo in efficienza, riparando i guasti che l’abbandono o qualche evento traumatico ha recato all’edificio; oppure si devono rimuovere gli effetti di interventi del passato di natura deturpante e distruttiva. In ogni caso si deve intervenire sull’edificio per rimuovere i segni dei danneggiamenti o di parti incongrue, o di rivelare i segni più autentici del monumento. Ogni scelta di ripristino, di consolidamento o di rimozione deve essere operata seguendo criteri che dovrebbero essere inderogabili, quali:

  • la trasparenza: ogni aggiunta di elementi nuovi necessari per ragioni statiche o per l’inserimento di necessari elementi tecnologici o il ripristino di elementi danneggiati o perduti ma sicuramente documentati, deve essere segnalata con discreti elementi di distinzione tra la parte originaria e quella introdotta o ripristinata;
  • la reversibilità: ogni intervento deve evitare di avere effetti distruttivi sull’esistente e deve essere rimovibile in caso di necessità o di mutamento delle esigenze o delle impostazioni culturali;
  • l’autenticità : qualora si debba intervenire su strutture preesistenti, si devono utilizzare gli stessi materiali e le stesse tecnologie impiegate per la realizzazione degli elementi antichi, e questo sia per ragioni tecniche, giacché materiali nuovi innestati su materiali tradizionali possono presentare comportamenti statici differenziati e talvolta dannosi, sia per ovvie ragioni di rispetto della natura del monumento;
  • la conservazione: anno conservati i volumi, le forme, le strutture, i cromatismi, evitando ogni alterazione del monumento con interventi di innovazione che si traducano in aumento delle volumetrie, nell’inserimento brutale di materiali non tradizionali, nell’uso di coloriture non coerenti con quelle storiche o comunque stridenti rispetto al contesto.

Per il rispetto di questi principi il Consorzio opera con una incessante opera di promozione e informazione.

I principi sono descritti nel volumetto del Consorzio “Criteri per il restauro dell’architettura fortificata” della Collana Documentazione.