Udine, disegni

Questa sezione conta oltre tremila pezzi, dalle xilografie di fine Quattrocento alle litografie ottocentesche, provenienti soprattutto dalle donazioni dell’abate Giovanni Battista Del Negro, del conte Francesco di Toppo e di numerosi altri collezionisti. Particolare attenzione è stata dedicata, nell’esposizione, alla cartografia e alla vedutistica, soprattutto relativa al Friuli e alla città di Udine presenti all’inizio e alla fine del percorso. Spicca fra tutti la grande veduta prospettica del 1661 Udine Metropoli del Friuli di Ruffoni-Gazoldi-Cosattini, stampata in seconda edizione nel 1740: se ne conserva il rame inciso ancora in ottimo stato. Di ampie dimensioni (m.2x 0,45) descrive case, palazzi, chiese, vie e piazze della città con minuzia e un’attenzione non solo al fatto artistico ma anche alla realtà urbanistica.
Si può inoltre ammirare una sezione con disegni di artisti veneti largamente presenti in Udine e in Friuli dal XVI al XIX secolo (fra gli altri Palma il Giovane, Sebastiano Ricci) anche se il periodo meglio rappresentato è il Settecento con eccezionali pezzi di Giulio Quaglio, dei veneziani Giambattista e Giandomenico Tiepolo, Francesco Fontebasso, Gaspare Diziani e del friulano Francesco Chiarottini. Seguono una serie di stampe di grande pregio sia per rarità sia perché realizzate da personalità artistiche di primo piano (da Luca di Leyda ad Albrecht Dürer, dai Carracci ad Antonio Tempesta, da Jacques Callot a Rembrandt).