San Vito, Raimonda

Il museo è stato istituito ufficialmente nel 1993 nei piani superiori della Torre Raimonda con una collezione di materiali archeologici nata alla fine degli anni Cinquanta ad opera del prof. Federico De Rocco e di altri appassionati a lui vicini, collezione successivamente integrata con materiali provenienti da raccolte di superficie e da un unico caso di scavo stratigrafico effettuato nel 1972 in località San Valentino (necropoli della prima età del Ferro). Oggi l’esposizione appare suddivisa in due sezioni: una archeologica, con testimonianze insediative della popolazione locale dal periodo preistorico fino all'età Rinascimentale, e una storico-artistica, con gli affreschi di Palazzo Altan rinvenuti durante i lavori di restauro, poi strappati preservandoli così dalla distruzione. Nella prima sala le bacheche raccolgono in ordine cronologico manufatti prevalentemente in selce dell’età Protostorica e Preistorica nella Destra del Tagliamento e nel Sanvitese, dell’età del Bronzo con esempi del sito di Boscat e della già citata età del Ferro. Una seconda piccola sala raccoglie reperti di età Romana: materiali edilizi ed in particolare frammenti di tegola con il marchio di fabbrica, cioè bolli impressi sui laterizi presenti in tutta la costa nord-adriatica; ceramiche, vasellame fine da mensa, vetri, metalli e monete di varia fattura provenienti dalle ville rustiche di Gorgaz e Gheno e databili tra la fine del I secolo a.C. e il IV secolo d.C. Fra tutti spicca una piccola testa di Gorgone simbolo del museo.
Si conclude il percorso nella terza sala dove sono collocati lacerti di affreschi provenienti sia dall’antico Palazzo Altan sia da alcune chiese del territorio circostante, un recipiente in pietra con l’emblema di S. Vito e una porzione di soffitto ligneo con uno degli stemmi Altan.