Castelli e terremoto. 1976-2016
primo appuntamento
Castello di Colloredo di Monte Albano
22 maggio 2016
Soprintendenza Belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia
Consorzio per la salvaguardia dei castelli storici del Friuli Venezia Giulia
Manifestazione
Castelli e terremoto. 1976-2016
primo appuntamento
Castello di Colloredo di Monte Albano
22 maggio 2016
La manifestazione Castelli e terremoto. 1976-2016 inizia domenica 22 maggio al Castello di Colloredo di Monte Albano, uno dei simboli del Friuli ferito dal terremoto. Le fotografie della sontuosa dimora nobiliare dei Colloredo Mels, abbattuta – quasi sventrata - dalla furia delle scosse, sono rimaste nella memoria collettiva come testimonianza di uno dei disastri più impressionanti. La Torre dell'Orologio, il mastio e intere ali dell'edificio erano franate al suolo. Lo spettacolo era veramente desolante: uno degli edifici storici più importanti del Friuli era ridotto in macerie.
I lavori di ristrutturazione sono partiti negli anni Novanta e, stante la grandezza del sito, l'importanza degli interventi di ripristino, la frammentazione della proprietà e la carenza di finanziamenti, sono finalmente oggi in fase di ultimazione. Si tratta dell'ultimo grande cantiere post-terremoto, il tassello mancante per dichiarare definitivamente chiusa l'epoca della ricostruzione.
I partecipanti all'iniziativa di domenica prossima saranno accompagnati all'interno del castello, oltre la cortina completamente restaurata della facciata, in zone attualmente non accessibili liberamente e potranno vedere da vicino le parti già ricostruite e i cantieri in corso. Si tratta di un'occasione di visita davvero unica prima del completamento definitivo della struttura. Partendo dall'ingresso, situato sotto la Torre dell'Orologio, si attraverseranno i cortili interni, costeggiando i ruderi del mastio, e si percorrerà gli ambienti della Casa Rossa e dell'ala orientale del complesso dove i lavori stanno procedendo alacremente. Il passaggio consentirà di ammirare scorci architettonici e paesaggistici di grande impatto visivo.
Saranno presenti l'architetto Stefania Casucci per la Soprintendenza Belle arti e paesaggio, il marchese Leonardo Ligresti Tenerelli, discendente dei Colloredo Mels e rappresentante dei proprietari del castello, l’architetto Paolo Fasani direttore dei lavori, l'architetto Vittorio Foramitti direttore operativo per le parti architettoniche, storico-artistiche e monumentali, l'ingegner Claudio Degano Responsabile del Procedimento per l'Assessorato regionale infrastrutture e territorio.
Il Comune di Colloredo di Monte Albano ha collaborato all’organizzazione della visita.
Storia del castello
Le origini del Castello di Colloredo sono trecentesche. Fin dalla fondazione, il maniero costituì un tipico esempio di castello residenziale, costruito per necessità difensive al centro del feudo, quale stabile e sicura dimora.
Nel corso del tempo, l’originaria rocca trecentesca, metà dimora gentile, metà fortilizio atto alla difesa piombante, venne ingrandito e modificato nella struttura: lentamente alle caratteristiche difensive si sostituirono quelle più propriamente residenziali. Nel XVI secolo, uno dei periodi di maggior fulgore del sito, i proprietari – i nobili Colloredo Mels - abbellirono l'ormai vetusta dimora con le fastose eleganze del Manierismo. Risalgono a quest'epoca sia le decorazioni di Giovanni da Udine, allievo del Raffaello, che affrescò uno studiolo sito nella torre ovest, sia la realizzazione dell'incantevole strada costruita, ortogonalmente, in asse al castello, per motivi scenografici, al fine di valorizzare l'immagine della mole imponente della nobile fabbrica, abbracciata dall'arco retrostante delle Alpi e delle Prealpi, si ottenne così una perfetta fusione di architettura e paesaggio che non ha uguali in regione.
Nel castello vissero ed operarono alcuni importanti letterati, tra gli altri: il poeta seicentesco Ermes di Colloredo, il romanziere ottocentesco Ippolito Nievo – autore delle Confessioni di un italiano -, e lo scrittore novecentesco Stanislao Nievo.
Condizioni di visita
Sono previste visite accompagnate alle ore 10.30, 11.30, 12.30, 14.30, 15.30 e 16.30, per gruppi al massimo di 15 persone; la prenotazione è obbligatoria (telefonare al numero 0432-889921 entro venerdì, ore 11.00-13.00).
E' necessario indossare scarpe antinfortunistiche o, in alternativa, scarpe con suola rigida tipo escursionismo in aree montane; verranno forniti caschetti di sicurezza e i ragazzi sotto i 18 anni dovranno essere accompagnati dai genitori.