Castelli e terremoto. 1976–2016
aperture straordinarie e visite guidate
dal 22 maggio al 26 giugno 2016
Soprintendenza Belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia
Consorzio per la salvaguardia dei castelli storici del Friuli Venezia Giulia
Manifestazione
Castelli e terremoto. 1976-2016
aperture straordinarie e visite guidate
dal 22 maggio al 26 giugno 2016
Il terremoto del 1976, con la violenza ripetuta delle scosse di maggio e settembre, devastò il patrimonio storico monumentale di una vasta area del Friuli. Crollarono palazzi, chiese, interi borghi e centri storici, ridotti in pochi minuti in cumuli di macerie e pietre. La distruzione non risparmiò neppure i castelli. Molti antichi manieri, che con la loro possanza architettonica, gli assetti difensivi e i sistemi di fortificazione avevano resistito nel corso dei secoli all'attacco degli eserciti nemici e alle molte calamità naturali, capitolarono ai moti tellurici di quarant'anni fa.
A questa dolorosa pagina della storia del terremoto friulano è dedicata la manifestazione Castelli e terremoto. 1976-2016 organizzata dalla Soprintendenza Belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia e il Consorzio per la salvaguardia dei castelli storici del Friuli Venezia Giulia, con la partecipazione dell'Assessorato regionale infrastrutture e territorio. La manifestazione si articola in sei domeniche, dal 22 maggio al 26 giugno 2016. Ogni domenica si potrà visitare un castello diverso, alcuni eccezionalmente aperti al pubblico per l'occasione. Questi sono i siti che partecipano all'iniziativa: il Castello di Colloredo di Monte Albano (22 maggio), il Castello di Prampero (29 maggio), il Castello di Ragogna (5 giugno), il Castello di Caporiacco (12 giugno), il Castello di Artegna (19 giugno) e il Castello di Toppo (26 giugno). Le sei tappe sono state selezionate in modo da rappresentare nell'insieme la varietà delle tipologie architettoniche, dei contesti paesaggistici e dello stato di recupero post-sisma che connotano il patrimonio fortificato del Friuli, un patrimonio vasto, di grande fascino oltre che di rilevanza culturale. Alcuni castelli hanno completato il percorso di rinascita dopo il terremoto, ritornando all'antico splendore. Altri sono ancora in stato di cantiere, in questi casi la visita è particolarmente interessante perché permette di vedere i lavori in fieri. Altri infine, nel loro stato di ruderi consolidati, ricordano che non sempre si può rimediare ai danni del tempo.
Lo scopo della manifestazione è di far conoscere le vicissitudini patite dai castelli durante il terremoto del 1976, i danni subiti e le fasi successive di restauro e ripristino. Sarà un racconto tutto svolto in prima persona perché sono stati chiamati a parlarne i proprietari, i progettisti e i funzionari della Soprintendenza che hanno seguito o tuttora seguono le operazioni di restauro. Sarà una opportunità unica, in particolare per gli abitanti dei luoghi coinvolti, di ripercorrere con la memoria gli eventi vissuti e, per quanti invece non erano presenti, di scoprire una storia che ha segnato in modo indelebile il Friuli, il suo patrimonio e l'identità culturale.
Il programma prevede l'apertura domenicale del castello, secondo il calendario sopra comunicato, alle ore 15.30 con una breve introduzione a più voci, per chiudere alle ore 18.30.
Diversamente la visita al Castello di Colloredo di Monte Albano (22 maggio 2016), data la presenza di cantieri in corso, sarà accompagnata. Le partenze sono previste alle ore 10.30, 11.30, 12.30, 14.30, 15.30 e 16.30, per gruppi al massimo di 15 persone; la prenotazione è obbligatoria (telefonare al numero 0432-889921 entro venerdì, ore 11.00-13.00) ed è necessario indossare scarpe antinfortunistiche o, in alternativa, scarpe con suola rigida tipo escursionismo in aree montane; verranno forniti caschetti di sicurezza e i ragazzi sotto i 18 anni dovranno essere accompagnati dai genitori.
Si consiglia di prendere attentamente visione delle modalità, delle condizioni e degli orari di visita sui siti: www.sbeap.fvg.beniculturali.it www.consorziocastelli.it