Consorzio per la salvaguardia dei castelli storici del Friuli Venezia Giulia
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Castello di Udine

Veduta del Castello con il campanile della pieve di Santa Maria in Castello.
Veduta del Castello con il campanile della pieve di Santa Maria in Castello.

Il castrum Utini è citato per la prima volta nel 983, allorché fu donato dall'imperatore Ottone II al patriarca d'Aquileia Rodoaldo. Il vecchio castello, a partire dal Duecento sede principale del patriarca, poi, dal 1420, del luogotenente veneto, consisteva in un mastio provvisto di torre, arricchito nel secolo XIII con la costruzione di un palatium più ampio, chiesa e campanile, entro un doppio circuito murato con due torri laterali.
Gravemente danneggiato nel 1511 per un terremoto e l'anno successivo per un violento incendio, nel 1517 l'architetto Giovanni Fontana fu incaricato di progettare e riedificare un nuovo edificio, puntando maggiormente alla sua funzione di rappresentanza. Con la caduta della repubblica veneta (1797), la città fu ceduta da Napoleone agli austriaci e il castello divenne sede di uffici, forte militare (San Biagio) e caserma. Attualmente è sede museale (Galleria d'arte antica). Notevole il maestoso salone del Parlamento friulano (nella foto), con affreschi di varî autori (tra questi Grassi, Amalteo, Tiepolo) e un magnifico soffitto ligneo dorato e dipinto.